La testimonianza di un fantasma condanna l'assassino

di Roberta Faliva


Zona Heaster Shue viveva nel paesino di Greenbrier nel West Virginia con il marito Trout Shue, il matrimonio tuttavia non era ben visto dalla famiglia di lei ed in particolare dalla madre Mary Jane Robinson Heaster.

Il 23 gennaio 1897 venne ritrovato, riverso sul pavimento, il corpo senza vita della donna da Andy Jones, che era andato alla casa su richiesta di Trout Jones. Il ragazzo ovviamente chiamò subito la polizia e il medico legale, oltre a confermare la morte della donna, notò uno strano scolorimento nella zona sinistra del collo, ma purtroppo non poté indagare oltre, dato che Trout Shue irruppe nella stanza, intimando a tutti di andare via.
Durante la cerimonia di veglia il marito della vittima apparve molto nervoso ed allontanò qualunque parente indugiasse un po’ di più sul corpo della donna, tanto che dopo un po’ la coprì con un velo bianco. Alla fine della cerimonia funebre la salma venne depositata sulla bara e la madre di Zona, Heaster, tenne per sè il cuscino che era stato posto sotto il capo della figlia durante la veglia.
Tornata a casa, Heaster si accorse che il cuscino aveva uno strano odore, così riempì una bacinella d’acqua e lo immerse dentro, ma appena il cuscino entrò in contatto con l’acqua si dipinse di rosso sangue. La donna, come da riflesso, tolse immediatamente il cuscino dall’acqua e, come per magia, l’acqua tornò limpida, mentre il cuscino, da bianco perla, mostrava delle macchie rosse che prima non erano presenti.
La donna si convinse che quello era un segno della figlia, che in quel modo voleva comunicarle qualcosa di molto importante, quindi, non sapendo bene che fare, pregò la figlia di aiutarla.
Una notte Heaster si svegliò di soprassalto e vide ai piedi del letto il fantasma di sua figlia Zona. La madre raccontò che la ragazza disse che il marito la picchiava spesso e quel giorno, in uno scatto d’ira, le aveva messo le mani al collo e, con molta violenza, glielo aveva spezzato.
Heaster si recò così dal giudice e lo pregò di riaprire il caso. Non ci furono obiezioni e il corpo di Zona venne riesumato. Grazie ad un’autopsia scoprirono che il collo era stato spezzato all’altezza della prima vertebra a seguito di uno strangolamento.
Throut Shue a quel punto venne arrestato, ma non dichiarò mai la sua colpevolezza.
Questa è solo una delle tante storie di fantasmi che, morti di una morte violenta, rimangono legati alla terra e cercano in qualsiasi modo di poter avere giustizia o vendetta.

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