La maledizione del castello di Sammezzano

di Roberta Faliva

 

Il castello di Sammezzano, ad una trentina di chilometri da Firenze, fu costruito nel 1605 dagli Ximenes d'Aragona e passò in eredità a Ferdinando Panciatichi che lo riprogettò tra il 1853 e il 1889. Alla morte del proprietario passò di mano in mano e alla fine degli anni '90 fu venduto ad una società inglese che voleva trasformarlo in un prestigioso albergo di lusso.

Il Castello di Sammezzano custodisce molti misteri ed ombre sul suo passato davvero inquietanti.
Il suo ideatore volle ricreare a Sammezzano un ambente talmente particolare da far viaggiare, attraverso le sue stanze, i pochi eletti in oriente.
Dopo la sua morte, causata da una rara forma di paralisi progressiva, le spoglie furono custodite in un sacrario a lato del castello, su cui vigilavano le statue di due leoni.
Dopo la chiusura del castello agli inizi degli anni novanta, purtroppo si verificarono tanti saccheggi tra cui, nel 2005, anche uno di questi leoni. Il fatto misterioso è che uno dei due ladri confessò che un anno dopo il furto si ammalò inspiegabilmente della stessa paralisi progressiva che afflisse il marchese.
La maledizione è continuata anche per i successivi proprietari del leone rubato.
Il Castello è inoltre abitato da presenze, testimoniate anche da chi ci lavorava: il fantasma del Marchese gira nelle notti nelle stanze ormai vuote e la sua presenza è percepita attraverso rumori di passi e sbattimenti di porte.
La maledizione del castello ha colpito anche i proprietari che si sono succeduti dopo la morte del Marchese e tutti quelli che hanno cercato di specularci sopra. Infatti una delle tante leggende che avvolgono di mistero Sammezzano, sostiene che tutti coloro che vorranno arricchirsi alle spalle del castello, andranno in rovina e così è stato. Ad oggi le divergenze d'interessi che ci sono all'interno della proprietà inglese non consentono il recupero dell'intera struttura che resta così abbandonata a se stessa.

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