Il misterioso caso di Don Decker, l'uomo che poteva far piovere ovunque

di Roberta Faliva

 

Una sera del 1983 il tenente David Keenhold era concentrato sul suo lavoro nel suo ufficio presso il carcere di contea di Monroe, New York. Era a custodia della struttura e stava svolgendo il suo lavoro quotidiano, quando una guardia si avvicinò di tutta fretta per segnalargli che c’era un problema con uno dei detenuti.

Improvvisamente la guardia notò qualcosa di strano e indicò preoccupato Keenhold. Il custode abbassò lo sguardo nel punto dove la guardia stava indicando e vide che la sua camicia, e tutta la parte posteriore intorno alla sedia, era impregnata d’acqua. Keenhold non aveva idea da dove provenisse. La guardia però ebbe subito una pronta spiegazione: uno dei detenuti, Don Decker, sosteneva che poteva far piovere ovunque e in qualsiasi momento. La guardia accompagnò Keenhold alla cella di Decker e qui trovarono acqua corrente sgorgare dai muri e riversarsi sul pavimento.
Lo strano fenomeno era tuttavia iniziato circa una settimana prima, mentre Decker era al funerale del nonno a Stroudsburg, Pennsylvania. Pochi giorni prima infatti a Decker era stata data una settimana di congedo dalla sua cella in modo da poter partecipare al funerale di suo nonno.
Quella sera, dopo la cerimonia, Decker era a casa di alcuni amici, Bob e Jeannie Keifer, e durante la cena discussero dei ricordi del nonno che erano stati riportati alla mente durante il funerale. Decker, emotivamente molto provato, si alzò dal tavolo per andare in bagno, in modo da poter calmarsi.
Proprio mentre era da solo ebbe una crisi emotiva. In quel momento la temperatura nella stanza scese drasticamente e Decker vide l'immagine di un uomo anziano, molto rassomigliante al nonno, che indossava una corona. Sentì poi un forte dolore al braccio e guardando vide tre segni di graffi sanguinanti. Molto turbato uscì comunque dal bagno e raggiunse i suoi amici di nuovo a tavola.
A questo punto le cose si fecero un po' confuse per Decker, ma i suoi amici ricordarono bene cosa gli accadde. Raccontarono che per alcuni brevi istanti Decker cadde in uno stato di trance, guardava nel vuoto e non reagiva alla conversazione. Dopo che questi istanti di trance passarono, qualcosa di strano cominciò ad accadere: l'acqua cominciò a gocciolare lentamente dalla parete e dal soffitto e una leggera nebbia si formò sul pavimento.
Lo stesso incomprensibile fenomeno accadde la sera seguente, mentre gli amici stavano cenando in un ristorante. Decker cadde in uno stato di trance e ad essa seguì l’acqua sgorgante dalle pareti del locale.
Alcuni giorni dopo il congedo di Decker finì e fu trasferito di nuovo in prigione. In quella stessa notte, il custode si trovò la camicia inzuppata e fu testimone della pioggia inspiegabile nella cella di Decker.
La guardia successivamente raccontò che aveva interrogato Decker riguardo all'acqua nella sua cella e il prigioniero la motivò spiegando che poteva far piovere ovunque e in qualsiasi momento.
Il direttore del carcere, un uomo profondamente religioso, venuto a conoscenza dell’accaduto, chiamò il reverendo William Blackburn per eseguire un esorcismo nella cella di Decker. Il reverendo entrò in contatto con l'entità che possedeva il corpo di Decker, effettuò il rituale e Decker venne liberato.
Da quel momento Decker non ebbe più problemi e la pioggia improvvisa cessò. Lui riteneva che la causa di tutto quello che gli era accaduto era da ricondurre allo spirito del nonno. L’uomo infatti aveva vissuto un vita piena di dolore e angoscia, che manifestò ancora dopo la sua morte attraverso il nipote a cui era particolarmente legato.

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